Informazioni
L'Associazione onlus Centro Pavese di Psicomotricità del Bambino, è un'associazione no profit che si occupa di interventi per il bambino e la sua famiglia.
Missione
L'intervento di terapia rappresenta uno dei possibili spazi di benessere per il bambino e la sua famiglia, ma non può e non deve rimanere l'unico.L'Associazione si propone di integrare la terapia con un intervento di sensibilizzazione del sociale e l'aiuto di tutti coloro che credono nell'importanza della relazione umana, del suo calore e del suo conforto.
Descrizione
L'Associazione onlus Centro Pavese di Psicomotricità del Bambino, è un'associazione no profit che si occupa di progetti e interventi per il bambino e la sua famiglia.
Psicoterapeute, psicologi e psicomotriciste accompagnano il bambino e la sua famiglia in alcune fasi "critiche" del percorso di crescita, con terapie individuali e progetti di intervento personalizzati costruiti insieme alla famiglia, sui bisogni emergenti.
L'essenza dell'intervento è quella di dare significato al sintomo (disturbo del sonno, del comportamento alimentare e del controllo sfinterico, comportamenti oppositivi, ritardo del linguaggio, impaccio psicomotorio, disturbi psicosomatici, psicotici e dello spettro autistico, solo per citarne alcuni).
La modalità passa attraverso il riconoscimento della complessità del Sistema entro il quale il sintomo si manifesta: la storia familiare, la fase di sviluppo del bambino e le dinamiche relazionali presenti.
L'intervento terapeutico e le scelte terapeutiche potranno quindi variare da caso a caso, ma comprenderanno sempre il coinvolgimento del sistema familiare, inteso come fondamentale contenitore emotivo e relazionale per lo sviluppo del bambino.
Lo strumento principe sarà la relazione: grazie alla costruzione di una relazione terapeutica positiva il bambino potrà far emergere ed elaborare aspetti conflittuali e/o "critici" ("normali" momenti evolutivi che si trovano in una fase critica dello sviluppo) del proprio mondo interiore, attraverso modalità di comunicazione verbali e non verbali, quali il gioco, il disegno, la fiaba e la fantasia.
Grazie alla compartecipazione del sistema familiare al processo terapeutico si potranno elaborare e significare le modalità di comunicazione che il bambino utilizza in terapia, ad un livello più concreto, che possa favorire e sostenere il cambiamento e l'evoluzione del comportamento anche nel contesto quotidiano in cui il bambino è inserito.
Psicoterapeute, psicologi e psicomotriciste accompagnano il bambino e la sua famiglia in alcune fasi "critiche" del percorso di crescita, con terapie individuali e progetti di intervento personalizzati costruiti insieme alla famiglia, sui bisogni emergenti.
L'essenza dell'intervento è quella di dare significato al sintomo (disturbo del sonno, del comportamento alimentare e del controllo sfinterico, comportamenti oppositivi, ritardo del linguaggio, impaccio psicomotorio, disturbi psicosomatici, psicotici e dello spettro autistico, solo per citarne alcuni).
La modalità passa attraverso il riconoscimento della complessità del Sistema entro il quale il sintomo si manifesta: la storia familiare, la fase di sviluppo del bambino e le dinamiche relazionali presenti.
L'intervento terapeutico e le scelte terapeutiche potranno quindi variare da caso a caso, ma comprenderanno sempre il coinvolgimento del sistema familiare, inteso come fondamentale contenitore emotivo e relazionale per lo sviluppo del bambino.
Lo strumento principe sarà la relazione: grazie alla costruzione di una relazione terapeutica positiva il bambino potrà far emergere ed elaborare aspetti conflittuali e/o "critici" ("normali" momenti evolutivi che si trovano in una fase critica dello sviluppo) del proprio mondo interiore, attraverso modalità di comunicazione verbali e non verbali, quali il gioco, il disegno, la fiaba e la fantasia.
Grazie alla compartecipazione del sistema familiare al processo terapeutico si potranno elaborare e significare le modalità di comunicazione che il bambino utilizza in terapia, ad un livello più concreto, che possa favorire e sostenere il cambiamento e l'evoluzione del comportamento anche nel contesto quotidiano in cui il bambino è inserito.